Descrizione

Sistema di finestre ad alto isolamento termico con una interessante gamma di soluzioni

Come parte della piattaforma di sistema AWS, Schüco AWS 70.HI (High Insulation) offre una gamma di soluzioni interessanti per una profondità costruttiva di 70 mm con eccezionale isolamento termico.

Si basa sulle proprietà funzionali, efficienza energetica e di design della struttura in alluminio dove componenti di sistema personalizzati riuniscono vantaggi quali un eccellente isolamento termico, larghezze in vista ridotte e apparecchiature a scomparsa standard, ad azionamento manuale o elettromeccanico, per finestre con apertura verso l’interno e verso l’esterno.

L’elevato livello di flessibilità del sistema consente una varietà di utilizzi per soddisfare i requisiti dei diversi involucri edilizi quali finestre singole, finestre a nastro o elementi ad inserimento per facciate, anche in combinazione con i sistemi di porte Schüco.

Un ulteriore vantaggio per architetti e progettisti è rappresentato dall’ampia tipologia di aperture quali anta-ribalta a manovella, sopraluce a vasistas o portefinestre senza barriere.

All’interno della piattaforma di sistema è disponibile un’ampia gamma di profili tra cui montanti d’angolo, montanti strutturali, montanti simmetrici e asimmetrici e una serie di varianti di design e di combinazioni aggiuntive come schermature solari e sistemi di ventilazione Schüco.

Schüco AWS 70.HI definisce pertanto gli standard in termini di flessibilità di pianificazione e offre soluzioni di finestre interessanti per involucri edilizi eleganti ed efficienti dal punto di vista energetico.

Struttura
I serramenti saranno costruiti con l’impiego di profilati in lega di alluminio ed apparterranno alla serie SCHÜCO AWS 70 RL.HI.
I profili metallici saranno estrusi in lega primaria di alluminio EN AW-6060.
Il trattamento superficiale sarà realizzato presso impianti omologati secondo le direttive tecniche del marchio di qualità QUALICOAT per la verniciatura e QUALANOD, EURAS – EWAA per l’ossidazione anodica. Le vernici dovranno soddisfare i requisiti fondamentali degli standard Internazionali come AAMA2603, BS6496, UNI EN 12206 e alcune gamme anche l’approvazione GSB.
L’ossidazione anodica dovrà possedere le proprietà previste dalla UNI 10681.
La larghezza del telaio fisso sarà di 80 mm mentre l’anta a sormonto (all’interno) misurerà 80 mm.
In questa versione le parti esterne dei profili di anta e di telaio avranno una sagoma con sfaccettature a 30°.
Tutti i profili, sia di telaio che di anta, dovranno essere realizzati secondo il principio delle 3 camere, costituiti cioè da profili interni ed esterni tubolari e dalla zona di isolamento, per garantire una buona resistenza meccanica e giunzioni a 45° e 90° stabili e ben allineate.
Le ali di battuta dei profili di telaio fisso (L,T ecc.) saranno alte 25 mm.
I semiprofili esterni dei profili di cassa dovranno essere dotati di una sede dal lato muratura per consentire l’eventuale inserimento di coprifili per la finitura del raccordo alla struttura edile.
Dovrà essere possibile realizzare se necessario, finiture e colori diversi sui profili interni ed esterni.

Isolamento termico Il collegamento tra la parte interna e quella esterna dei profili sarà realizzato in modo continuo e definitivo mediante listelli di materiale sintetico termicamente isolante (Polythermid o Poliammide).
Il valore Uf di trasmittanza termica effettiva varierà in funzione del rapporto tra le superfici di alluminio in vista e la larghezza della zona di isolamento.
Il medesimo verrà calcolato secondo UNI EN ISO 10077-2 o verificato in laboratorio secondo le norme UNI EN ISO 12412-2 e dovrà essere compreso tra 1,5 W/m² °K ≤ Uf ≤ 1,9 W/m² °K.
I listelli isolanti dovranno essere dotati di due inserti in alluminio, posizionati in corrispondenza della zona di accoppiamento, per aumentare la resistenza allo scorrimento del giunto.
I listelli avranno una larghezza di almeno 32,5 mm per le ante e 37,5 mm per i telai fissi, e saranno dotati di inserto in schiuma per ridurre la trasmissione termica per convezione e irraggiamento.

Drenaggio e ventilazione
Su tutti i telai, fissi e apribili, verranno eseguite le lavorazioni atte a garantire il drenaggio dell’acqua attorno ai vetri e la rapida compensazione dell’umidità dell’aria nella camera di contenimento delle lastre.
I profili dovranno avere i listelli perfettamente complanari con le pareti trasversali dei semiprofili interni per evitare il ristagno dell’eventuale acqua di infiltrazione o condensazione.
I semiprofili esterni avranno invece le pareti trasversali posizionate più basse per facilitare il drenaggio verso l’esterno (telai fissi) o nella camera del giunto aperto (telai apribili).
Il drenaggio e la ventilazione dell’anta non dovrà essere eseguita attraverso la zona di isolamento ma attraverso il tubolare esterno.
Le asole di drenaggio dei telai saranno protette esternamente con apposite conchiglie, che nel caso di zone particolarmente ventose, in corrispondenza di specchiature fisse, saranno dotate di membrana.

Accessori
Le giunzioni a 45° e 90° saranno effettuate per mezzo di apposite squadrette e cavallotti, in lega di alluminio dotate di canaline per la distribuzione della colla.
L’incollaggio verrà così effettuato dopo aver assemblato i telai consentendo la corretta distribuzione della colla su tutta la giunzione e dove altro necessario.
Saranno inoltre previsti elementi di allineamento e supporto alla sigillatura da montare dopo l’assiemaggio delle giunzioni.
Nel caso di giunzioni con cavallotto, dovranno essere previsti particolari di tenuta realizzati in schiuma di gomma espansa da usare per la tenuta in corrispondenza dei listelli isolanti.
Le giunzioni sia angolari che a T dovranno prevedere per entrambi i tubolari, interno ed esterno, squadrette o cavallotti montati con spine, viti o per deformazione.
I particolari soggetti a logorio verranno montati e bloccati per contrasto onde consentire rapidamente una eventuale regolazione o sostituzione anche da personale non specializzato e senza lavorazioni meccaniche.
Accessori di movimentazione
Gli accessori di movimentazione saranno quelli originali del sistema e dovranno essere scelti in funzione delle indicazioni riportate sulla documentazione tecnica del produttore in funzione delle dimensioni e del peso dell’anta. Nel caso di apparecchiature a scomparsa per finestre e porte finestre le cerniere e cardini dovranno essere realizzati in modo da consentire l’apertura dell’anta a 180°.
L’apparecchiatura dovrà poter essere applicata senza le lavorazioni sull’anta eccetto quella per l’applicazione della maniglia.
L’asta di chiusura sarà realizzata in materiale sintetico o mista con inserto in alluminio ed applicata a scatto frontale.
I componenti dell’apparecchiatura saranno applicati frontalmente e bloccati grazie a speciali molle in acciaio e potranno essere inseriti senza seguire alcuna sequenza predeterminata.
I punti di chiusura saranno realizzati esclusivamente a mezzo rullini a fungo regolabili dotati di boccola girevole per ridurre al minimo gli sforzi di manovra.
L’incontro/appoggio dell’anta inferiore lato maniglia sarà dotato di un rullino in materiale sintetico per facilitare la chiusura dell’anta.
L’apparecchiatura sarà classificata in classe 5 per quanto riguarda la resistenza alla corrosione.
I pesi dell’anta, a seconda della configurazione dell’apparecchiatura, potranno raggiungere i 200 Kg nel caso di aperture ad anta ed anta-ribalta.
L’apparecchiatura base per l’apertura ad anta e ribalta dovrà prevedere sul compasso e sulla chiusura inferiore lato maniglia il rinvio movimento integrato per aggiungere punti di chiusura anche ad ante già installate in cantiere.
Guarnizioni e sigillanti
Tutte le giunzioni tra i profili saranno incollate e sigillate con colla per metalli poliuretanica a 2 componenti SCHÜCO.
Le guarnizioni cingivetro saranno in elastomero (EPDM) e compenseranno le sensibili differenze di spessore, inevitabili nelle lastre di vetrocamera e/o stratificate, garantendo, contemporaneamente, una corretta pressione di lavoro perimetrale.
La guarnizione cingivetro esterna dovrà distanziare il tamponamento di 4 mm dal telaio metallico.
Le guarnizioni cingivetro interne saranno dotate di inserto in schiuma di EPDM.
La guarnizione complementare di tenuta, in schiuma di EPDM, adotterà il principio dinamico della precamera di turbolenza di grande dimensione (a giunto aperto) e sarà del tipo a più tubolarità.
La medesima dovrà essere inserita in una sede ricavata sul listello isolante in modo da garantire un accoppiamento ottimale ed avere la battuta su un’aletta dell’anta facente parte del listello isolante per la protezione totale dei semiprofili interni.
La continuità perimetrale della guarnizione sarà assicurata mediante l’impiego di angoli vulcanizzati i quali, forniti di apposita spallatura, faciliteranno l’incollaggio della guarnizione stessa.
Dovrà essere disponibile anche la versione in schiuma di EPDM per migliorare le prestazioni termiche del nodo.
Sarà inoltre disponibile un profilo in schiuma di polietilene da applicare perimetralmente attorno al vetro per ridurre le dispersione termiche per convezione ed irraggiamento
Anche nelle porte le guarnizioni di battuta saranno in elastomero (EPDM) e formeranno una doppia barriera nel caso di ante complanari, tripla invece nel caso di ante a sormonto.
A garanzia dell’originalità tutte le guarnizioni saranno marchiate in modo continuo riportando l’indicazione del numero di articolo e la corona SCHÜCO.

Vetraggio
I profili fermavetro dovranno garantire un inserimento del vetro di almeno 14 mm.
I profili di fermavetro saranno inseriti mediante bloccaggi in plastica agganciati al fermavetro stesso, l’aggancio sarà così di assoluta sicurezza affinché, a seguito di aperture o per la spinta del vento il fermavetro non ceda elasticamente.
I bloccaggi dovranno inoltre compensare le tolleranze dimensionali e gli spessori aggiunti, nel caso della verniciatura, per garantire un corretto aggancio in qualsiasi situazione.
I fermavetri dovranno essere sagomati in modo tale da supportare a tutta altezza la guarnizione cingivetro interna per consentire una pressione ottimale sulla lastra di vetro.
Il dente di aggancio della guarnizione sarà più arretrato rispetto al filo esterno del fermavetro in modo da ridurre la sezione in vista della guarnizione riducendo l’effetto cornice.
Gli appoggi del vetro dovranno: essere agganciati a scatto sui profili, avere una lunghezza di 100 mm. ed essere realizzati in modo da non impedire il corretto drenaggio e ventilazione della sede del vetro.

Prestazioni
Le prestazioni dei serramenti saranno riferite alle seguenti metodologie di prova in laboratorio ed alle relative classificazioni secondo la normativa europea:

Permeabilità all’aria per finestre classificazione secondo UNI EN 12207, metodo di prova secondo
UNI EN 1026
Tenuta all’acqua per finestre classificazione secondo UNI EN 12208, metodo di prova secondo
UNI EN 1027
Resistenza al vento per finestre classificazione secondo UNI EN 12210, metodo di prova secondo
UNI EN 12211
Resistenza ai cicli di apertura e chiusura per finestre classificate secondo UNI EN 12400, metodo di prova UNI EN 1191
Resistenza meccanica per finestre classificate secondo UNI EN 13115, metodo di prova UNI EN 12046-1, UNI EN 14608, UNI EN 14609
Forze di azionamento per finestre classificate secondo UNI EN 13115, metodo di prova UNI EN 12046-1
Resistenza all’effrazione per finestre classificate secondo ENV 1627, metodo di prova ENV 1628, ENV 1629, ENV 1630.
Prestazioni acustiche per finestre classificate secondo EN ISO 140-3, EN ISO 717-1

Riepilogo Prestazioni
Permeabilità all’aria: Classe 4
Tenuta all’acqua: Classe 9A
Resistenza al vento: Classe C5/B5
Resistenza ai cicli di apertura e chiusura: Classe 3
Resistenza meccanica: Classe 4
Forze di azionamento Classe 1
Resistenza all’effrazione: Classe RC3
Prestazione acustica: Rw = 48dB (C;Ctr)

Le prestazioni dovranno essere stabilite in funzione della tipologia di apertura, delle sue dimensioni e delle condizioni specifiche del cantiere.
Si consiglia di valutarle assieme al produttore del sistema.
Il necessario valore di potere fonoisolante dovrà essere determinato in funzione della destinazione d’uso degli ambienti confinanti e delle prestazioni degli altri materiali componenti le pareti esterne sulla base di quanto previsto dal decreto D.P.C.M. del 5/12/97 sui requisiti passivi degli edifici.

Posa in opera
La posa in opera dovrà essere eseguita in modo da poter garantire il raggiungimento delle prestazioni certificate in laboratorio come descritto nella norma UNI 11673-1:2017 in merito ai requisiti e criteri di verifica della progettazione.
La stessa dovrà soddisfare i principi di posa per vetrate verticali ed inclinate secondo la norma UNI EN 12488 in merito alle raccomandazioni per il drenaggio e la ventilazione ed in merito alle dimensioni, durezza e posizionamento dei tasselli anche in funzione della tipologia di apertura.
A tal proposito si rende necessario:
Controtelaio:
_ scelta del controtelaio che sia idoneo alla tipologia di muratura evitando ponti termici e acustici.
Tale componente dovrà trasferire tutte le sollecitazioni statiche e dinamiche indotte dall’infisso in sicurezza a mezzo idonei fissaggi alla muratura distribuiti su tutto il perimetro.
Il controtelaio dovrà essere posto in opera in modo da evitare che nella zona di raccordo con la muratura possa infiltrarsi umidità per cui questa dovrà rappresentare una barriera sicura al vapore d’acqua.
Barriere di tenuta:
_ nella posa dell’infisso dovranno essere realizzate due barriere di tenuta, quella interna a tenuta di vapore e quella esterna a tenuta degli agenti atmosferici.
E’ inoltre consigliato riempire gli spazi tra telaio e controtelaio o con idonee schiume o con idonei nastri autoespandenti.